Milano Bike Night

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Da qualche anno a Milano, qualsiasi ciclista meneghino dall’amatoriale al professionista ha partecipato almeno una volta alla Milano Bike Night, evento che prevede una pedalata notturna non competitiva da Milano ad Arona.

Al via quest’anno insieme a 1300 iscritti c’eravamo anche noi di Lombarda ciclo sotto lo ai Giardini Indro Montanelli in Porta Venezia a Milano. Già al ritiro dei pacchi gara offerti da Witoor, capiamo che sarà una notte divertente, infatti salutiamo diversi amici e colleghi oltre ad un’infinità di personaggi che hanno deciso di partecipare alla pedalata con bici illuminate come alberi natalizi o addirittura vere e proprie stazione musicali.

Prima del via è doveroso sottolineare il minuto di silenzio proposto dagli organizzatori, come segno di lutto per l’ennesimo ciclista morto in città. Una riflessione è d’obbligo per tutti i partecipanti perché essendo la maggior parte persone che utilizzano la bici nel quotidiano, avrebbero potuto essere loro al posto della vittima del giorno, alimentando un trend altamente negativo per la città di Milano, che peggiora di anno in anno riempiendo la città di Ghostbike bianche, non esattamente le bici che vorremmo vedere in strada.

Dopo il countdown partiamo e i primi km che collegano porta Venezia a piazza Duomo sono semplicemente magici, scortati dalla polizia locale e con la strada totalmente a disposizione dei ciclisti il “fiume” di biciclette è veramente impressionate, così come il passaggio in piazza Duomo è molto suggestivo.

Uscendo da Milano per affrontare la prima frazione è stato un po’ complicato e sono sorti i primi incidenti di percorso, un po’ causati dal pavee milanese e un po’ dal traffico della Movida dei Navigli del sabato sera. Schivati gli inconvenienti, costeggiando il naviglio ci dirigiamo verso il primo ristoro ad Abbiategrasso a Palazzo Stampa, un enorme casolare del 1800 attrezzato benissimo per accogliere i ciclisti.

La seconda frazione da Abbiategrasso a Turbigo è molto diversa, si pedala Lungo la ciclovia del parco dell’ Alzaia Naviglio Grande, e si passa da un panorama più dolce di campagna fino ad un sentiero più naturale all’interno del parco arrivando al canale della diga del pian del pan. Qui è situato il secondo ristoro che purtroppo ci tiene bloccati circa 40 minuti a causa di un ingorgo di ciclisti e di un contrattempo con i rifornimenti, ma ripartiamo comunque per la terza frazione di 27 km passando per la diga Villoresi con le gambe un po’ “tagliate”. Le prime frazioni le abbiamo pedalate con il buio passando attraverso dei boschetti, strade sterrate e ciclabili illuminate solo dalle nostre bici e da quelle degli altri ciclisti, ora inizia ad albeggiare e percorriamo gli ultimi km prima del terzo e ultimo ristoro un po’ assonnati.

La fatica inizia a farsi sentire ma la compagnia delle persone e l’avvicinarsi del giorno ci tengono vigili, decidiamo di accodarci ad un gruppo organizzato con un impianto audio che suonava i Dire Straits (!!!) e concludiamo gli ultimi km prima di arrivare a Somma Lombardo sede del terzo ristoro decisamente rinfrancati nello spirito.

Breve sosta, giusto il tempo di bere un caffè, mangiare una barretta e ripartiamo di slancio per goderci l’ultima frazione, a nostro giudizio la più emozionante. Dopo la diga rientriamo sulla strada normale per un breve pezzo e ci riaffianchiamo subito al fiume Ticino nella Ciclovia e all’altezza di Sesto Calende si apre davanti a noi un panorama bellissimo, ormai è mattina e siamo davanti ad un vero e proprio “quadro reale”, il monte Rosa sulla destra, il lago Maggiore sulla sinistra e Arona che ci aspetta davanti. L’ultimo tratto è sulla statale passando di fianco alla ferrovia, fino ad arrivare in Piazza del Popolo sotto al traguardo.

Festeggiamo l’arrivo con colazione e una più che meritata birra felicissimi di aver partecipato ad una manifestazione tanto pazza quanto divertente, e soddisfatti di aver goduto tutti i panorami possibili e di aver guadagnato il traguardo. Alla prossima BIKE NIGHT!!!!